Creare è dare forma all’invisibile: un processo imperfetto fatto di coraggio, disciplina e condivisione, dove la bellezza vive nell’autenticità.

Da bambina passavo ore a disegnare clown per strada con i gessetti colorati. Era il mio modo di dare forma a qualcosa che sentivo dentro, ma che ancora non sapevo spiegare a parole. Ogni tratto di gesso era un piccolo atto di libertà, un’espressione spontanea di me stessa. Quei momenti di gioia non erano solo miei: dai balconi spuntavano volti curiosi, e altri bambini mi si avvicinavano, pronti a darmi una mano. In quei pomeriggi di sole e polvere colorata ho capito una cosa fondamentale: creare è condivisione. È rendere visibile qualcosa che vibra dentro e lasciarlo parlare al mondo.

Questo atteggiamento curioso e indagatore nei confronti della vita mi accompagna ancora oggi. Che io dipinga o scriva, mi ritrovo a esplorare l’invisibile. Ma il processo non è mai diretto né immediato: passo attraverso bozze, tentativi e fallimenti. Ogni opera nasce da un equilibrio precario tra il caos dell’ispirazione e l’ordine della tecnica.

Un tempo inseguivo la perfezione. Volevo che ogni parola fosse quella giusta, che ogni pennellata fosse impeccabile. Ma con il tempo ho capito che la perfezione è un miraggio, una trappola che soffoca la spontaneità.Come diceva Salvador Dalì:

Non aver paura della perfezione, tanto non la raggiungerai mai.

Questa frase ha cambiato il mio modo di creare. Mi ha insegnato che l’arte vera vive nelle imperfezioni, nelle sbavature che raccontano la storia di come qualcosa ha preso vita.

Esplorare l’invisibile, tra tentativi e bozze

Creare significa rendere tangibile l’intangibile, dare forma a ciò che altrimenti rimarrebbe nascosto, inespresso. Non importa lo strumento che si usa: un pennello, una penna, o anche un gessetto su un marciapiede. La bellezza non nasce dal caso: richiede impegno, disciplina, tecnica e una buona dose di coraggio. Il talento da solo non basta. È la dedizione, unita alla capacità di abbracciare il processo, a trasformare l’invisibile in qualcosa di unico.

In fondo, creare non è solo un atto artistico. È un ponte tra il nostro mondo interiore e chi ci sta intorno. Dare forma all’invisibile significa donare agli altri un frammento di ciò che siamo. E in questo dono c’è una bellezza che parla una lingua universale.

Donna moderna, acrilico su tela, 2010


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