Il titolo potrebbe suggerire una certa difficoltà, quasi un senso di inadeguatezza, incompatibilità. Forse per un condizionamento culturale, o forse c’è un fondo di verità nel detto:

Mi sento come un elefante in un negozio di cristalleria.

Questo pensiero mi ha accompagnata spesso nel mio percorso, ma ho imparato a superarlo con curiosità e determinazione.

Ricordo in particolare il Cav. Tani, con cui ho collaborato nel 2010. Lo avevo conosciuto nel 2007 alla fiera Idee Casa 1 di Trento, dove si era fermato ad ammirare i miei dipinti. Mi parlò della sua idea di creare una “casa degli artisti”. Aveva tutto: le risorse, la struttura, ma gli mancavano proprio gli artisti. Tani, pur non essendo un esperto, sapeva riconoscere ciò che era bello per lui, anche senza riuscire a spiegare il perché.

Io, invece, provenendo da un ambiente artistico, ho sempre interpretato le opere attraverso le emozioni che mi suscitavano. Questa diversità ci univa più di quanto ci separasse: entrambi avevamo lo stesso approccio curioso e aperto. Un tratto che ho ritrovato spesso anche tra i miei colleghi e amici ingegneri.

L’arte come ponte tra logica e emozione

Chissà perché l’arte a volte viene temuta, come se richiedesse un livello di comprensione o di talento fuori dalla nostra portata. Forse è questo che spinge molti a giudicare un quadro “bello” solo in base al prezzo che gli è stato attribuito. Ma l’arte, come la scienza, non ha bisogno di essere esatta o costosa per avere valore: è il senso critico, l’emozione, il dialogo che genera a darle significato.

Oggi, nell’epoca dell’intelligenza artificiale, abbiamo a disposizione strumenti che, in teoria, dovrebbero semplificarci il lavoro e liberarci dai vincoli tecnici. Eppure, anche con l’aiuto della tecnologia, creare arte o interpretarla richiede impegno e senso critico.

Il mio viaggio da ingegnere nel mondo dell’arte mi ha insegnato che i due universi non sono affatto in contrasto. Entrambi, in fondo, cercano risposte, bellezza e armonia. Come disse Albert Einstein:

La logica ti porterà da A a B. L’immaginazione ti porterà ovunque.

È questa combinazione di logica e immaginazione che rende l’arte un viaggio straordinario, accessibile a chiunque abbia il coraggio di intraprenderlo.


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